Addolcitori acqua: utili ragguagli su vantaggi reali e presunti.

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Gli addolcitori acqua, apparecchi ad uso domestico che riducono la durezza dell’acqua, molto spesso sono stati oggetto di accese discussioni e di valutazioni errate, in quanto suscettibili di essere giudicati secondo le due diverse prospettive dei vantaggi e degli svantaggi.

Innanzitutto, è necessario premettere che l’efficienza di questi addolcitori acqua dipende strettamente dalla durezza dell’acqua di partenza, cioè di quella che i singoli Comuni forniscono ai cittadini. La durezza consiste nella quantità di calcio e magnesio, che, avendo solubilità assai ridotta, tendono a depositarsi nell’acqua; pertanto, se l’acqua è già dolce (bassa quantità di calcio e magnesio) è sconsigliato addolcirla ulteriormente; se, invece, è dura, gli addolcitori acqua si rivelano molto vantaggiosi, in quanto la desalinizzano, senza però privarla totalmente dei sali minerali essenziali per una dieta equilibrata. La durezza dell’acqua costituisce un fattore di tale importanza che è regolata dal Decreto 443/90 del Ministero della Sanità, che stabilisce norme precise relative all’installazione e all’uso delle apparecchiature domestiche. L’installazione di questi addolcitori acqua deve anche essere notificata dalla USL-Servizio di Igiene e Pubblica Competenza.

L’acqua desalinizzata genera riscontri estremamente positivi non solo per la salute dell’uomo (potabilità e bontà dell’acqua), ma anche per la tutela generale della casa, poiché previene la formazione del calcare negli elettrodomestici e nella rubinetteria, evita le otturazioni nelle tubazioni e le incrostazioni sulle pareti dei sanitari; scongiura il deterioramento delle stoviglie e permette di risparmiare quotidianamente sui detersivi.

Per quanto riguarda i costi, questi dipendono strettamente dalla tipologia di addolcitore acqua che viene scelta per l’installazione: alcuni addolcitori acqua sono più efficienti, alcuni sono dotati di timer-regolatore, altri ancora possiedono un metro-controllore, che permette di dosare le libbre di sale da rilasciare in base alla durezza iniziale. Un altro fattore che incide sui prezzi degli addolcitori acqua è il tipo di energia con cui essi funzionano, ad elettricità (è il caso dei modelli meno nuovi) o a energia idrica (ultimi modelli). I costi di un addolcitore acqua variano dai 20 ai 40 centesimi di euro al giorno.

Queste apparecchiature constano di due contenitori, uno per la resina, l’altro per il sale (che si deve aggiungere di frequenza e in tre diversi tipi: roccioso, solare, volatilizzato), e di una valvola idropneumatica; è anche necessario creare uno scarico per la salamoia che si genera in seguito al processo di rigenerazione delle resine. Benché sia del tutto comprovato che questi addolcitori acqua abbiano numerosi vantaggi, è anche doveroso esporre alcuni risvolti negativi: il sale utilizzato per lavare le resine inquina molto l’acqua di rigenerazione che successivamente va nello scarico, inquinando; l’addolcitore non è un’apparecchiatura dalla valenza antibatterica e non abbassa la percentuale di cloro nell’acqua.

Sul fronte della depurazione dell’acqua una novità ha fatto capolino negli ultimi anni: l’Eco-Acqua Anticalcare Magnetico, anticalcare naturale, antibatterico, che non usa sale, non inquina e abbassa la percentuale di cloro nell'acqua. I vantaggi sembrano allettanti, ma costituisce un prodotto ancora in sperimentazione. Al contrario, l’addolcitore acqua è una realtà del tutto comprovata, i cui effetti depuratori hanno assistito a continui sviluppi tecnologico-sanitari.

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