Purificare l'Acqua Piovana: Rendiamola Pura

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Il riciclo dell’acqua piovana non è una pratica ancora molto diffusa nel nostro paese: ma si tratta di un errore, perché, in particolare in alcune zone del nord Italia che sono caratterizzate da intense piogge autunnali e primaverili, questa pratica potrebbe portare a un risparmio importante sul consumo di acqua. Ovviamente è necessario purificare l’acqua piovana raccolta prima di utilizzarla come acqua potabile: in caso contrario si va incontro a gravi rischi per la salute.

 

Infatti, se un impianto si limita a raccogliere l’acqua piovana e a filtrarla dalle impurità di dimensioni maggiori (pensiamo per esempio alle foglie che possono cadere nella cisterna) non possiamo ottenere un’acqua potabile, ma solo un’acqua che possiamo utilizzare per il consumo domestico (negli impianti idraulici, oppure per innaffiare piante e giardini con un’acqua priva di cloro che sappiamo essere dannoso per le piante, o ancora per il lavaggio degli indumenti e le pulizie di casa). Per ogni altro utilizzo è necessario procedere prima a purificare l’acqua piovana.

 

Questo perché l’acqua piovana non può essere considerata pura: a parte i residui di dimensioni maggiori, che sono probabilmente i meno pericolosi per la nostra salute, questo tipo di acqua può contenere virus, batteri e parassiti di diverso tipo, oltre a presentarsi torbida di aspetto e caratterizzata da un odore (e da un sapore) che spesso possono risultare sgradevoli. Vista questa situazione di partenza un intervento atto a purificare l’acqua piovana è più che necessario.

 

Ma come è possibile strutturare un impianto per il riciclo dell’acqua piovana? Le possibilità sono diverse, a seconda dello spazio a disposizione e delle unità abitative che devono essere servite tramite questa soluzione. Normalmente i sistemi più semplici prevedono il recupero dell’acqua piovana dal tetto (tramite un apposito sistema di grondaie) e un canale che convogli l’acqua recuperata in un sito di stoccaggio (una sorta di cisterna).

 

Per questioni di spazio e di estetica normalmente si può prevedere una cisterna interrata: ovviamente l’acqua piovana sarà filtrata prima dell’ingresso nella cisterna per eliminare le particelle più grandi (come foglie o piume di volatili): in questa posizione sarà utile prevedere un filtro a carboni attivi che permetta di iniziare a purificare l’acqua piovana, eliminando grazie al sistema di adsorbimento odori e sapori sgradevoli dall’acqua.

 

La cisterna sarà poi dotata di un sistema di pompaggio che permette di “pescare” l’acqua e distribuirla alle varie utenze: sull’uscita di questo sistema è utile installare un sistema di depurazione che sia in grado di eliminare la maggior parte dei batteri che possono essere presenti nell’acqua piovana e renderla perciò non potabile. La scelta più indicata potrebbe essere quella di un sistema di depurazione a osmosi inversa, in grado di eliminare la quasi totalità dei batteri e dei microrganismo, riuscendo a purificare al meglio l’acqua piovana.

 

Con un sistema di questo tipo, l’acqua piovana può diventare un’acqua purificata e quindi non pericolosa per la salute (non è possibile considerarla potabile a norma di legge perché è priva di minerali): questo ovviamente a patto di effettuare un’accurata manutenzione dei filtri sia in entrata che in uscita dalla cisterna (soprattutto dobbiamo ricordare che i filtri a carbone attivo vanno sostituiti entro il tempo indicato, perché altrimenti rischiano di diventare un vero e proprio habitat naturale in cui si possono sviluppare diversi batteri).

 

È necessario anche provvedere a una pulizia periodica della cisterna, con prodotti chimici disinfettanti appositamente studiati: infatti, nel corso del tempo, sul fondo della cisterna stessa tende a formarsi uno strato di deposito dei residui dell’acqua piovana, che rischia di diventare un ricettacolo di batteri e virus anche molto pericolosi per la salute delle persone.

 

Inoltre, per completare il ciclo e purificare l’acqua piovana completamente, possiamo provvedere a un trattamento di mineralizzazione da effettuare nei singoli punti di uso, ottenendo un’acqua perfettamente potabile (con un evidente risparmio, soprattutto in quelle zone dove vi sono problemi di approvvigionamento di acqua dall’acquedotto pubblico).

 

Se vuoi avere maggiori informazioni sui sistemi per riciclare e purificare l’acqua piovana, su come renderla adatta per l’utilizzo domestico o anche completamente potabile, contatta i nostri esperti: potranno fare una valutazione della tua situazione e delle tue esigenze e suggerire la soluzione più semplice ed efficace per risolvere i tuoi problemi.

 

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