
Perché è importante riuscire a misurare il cloro in piscina nel modo corretto? Prima di tutto dobbiamo comprendere qual è la funzione del cloro e perché è necessario utilizzarlo nella nostra piscina: in questo modo diventerà evidente l’importanza di misurare il cloro nella piscina.
Misurare il cloro in piscina: il controllo di un prodotto necessario
Il cloro è un prodotto che non può mai mancare nel trattamento dell’acqua di una piscina: infatti si tratta di una sostanza chimica che agisce come disinfettante e non solo, eliminando batteri, alghe e microorganismi potenzialmente nocivi alla salute di chi utilizza una piscina. Lasciare una piscina domestica priva di un trattamento al cloro vuol dire renderla un ricettacolo di batteri: anche se l’aspetto non è evidente, nessuno vorrebbe fare il bagno in un’acqua non disinfettata.
Allo stesso tempo, un eccesso di cloro può non essere salutare: i bagnanti possono lamentare irritazione delle vie aree, mal di testa oppure eczemi e dermatiti. Anche in questo caso si tratta di conseguenze che è molto meglio evitare: bisogna quindi misurare il cloro in piscina periodicamente, cercando il giusto equilibrio che permetta di avere un’acqua priva di batteri ma che non produca danni alle persone che utilizzano la piscina stessa.
Misurare il cloro in piscina: quali strumenti utilizzare?
I valori ottimali del cloro in una piscina dovrebbero essere compresi fra 0,5 mg per litro e 1,5 mg per litro (la scala di valori può cambiare a seconda del sistema che si utilizza per misurare il cloro): al di sotto della soglia minima la disinfezione non è garantita (quindi in acqua possono proliferare i batteri) al di sopra ci sono rischi di disturbi alla salute dei bagnanti (più o meno gravi a seconda delle concentrazione di cloro).
Per misurare il cloro in piscina abbiamo a disposizione diverse tipologie di strumenti di misurazione: i più semplici e anche più diffusi sono quelli basati su un reagente (normalmente nella forma di pastiglia) che viene inserito in un contenitore apposito che è stato riempito con acqua della piscina di cui vogliamo misurare i valori.
Normalmente si tratta di una provetta che deve essere prima sciacquata e poi riempita con l’acqua della piscina e in cui va inserita una pastiglia (che contiene un particolare reagente): la provetta va poi agitata fin quando la pastiglia non è completamente sciolta e il colore dell’acqua va confrontato con la scala di colori che viene indicata dal produttore: dal confronto fra i colori della scala e il colore dell’acqua trattata con il reagente si dovrebbe dedurre la concentrazione di cloro nell’acqua della piscina.
Si tratta di un sistema molto semplice da utilizzare, che può dare un’idea abbastanza precisa del livello di cloro nell’acqua, evitando che questo scenda o salga oltre i livelli di guardia.
Per misurare il cloro in piscina esistono poi dei kit dotati di lettori elettronici: il principio di utilizzo è abbastanza simile a quello che abbiamo visto prima, perché un contenitore riempito di acqua della piscina da misurare e trattato con un reagente chimico. In questo caso l’analisi non si basa però sul confronto con una tavola di colori, ma viene effettuata da un apposito apparecchio elettronico, in cui viene inserito un campione di acqua trattata.
Il risultato che si ottiene (a patto ovviamente di effettuare la procedura in modo corretto) è sicuramente più accurato rispetto a quello che possiamo ottenere dal confronto con la scala di colori: il risultato viene espresso tramite un numero, che indica la concentrazione del cloro nell’acqua della piscina, senza lasciare spazio a errori dovuti a un non corretto confronto fra i colori.
In ogni caso e quale sia lo strumento che si sceglie di utilizzare per misurare il cloro in piscina, è importante ricordare come si tratti di un’operazione da svolgere con regolarità durante il periodo di utilizzo della stagione stessa. La soluzione migliore (soprattutto visto che si tratta di un problema che può coinvolgere la salute di chi utilizza la piscina) è quello di non limitarsi a un controllo fai da te, ma di far effettuare dei controlli periodici a professionisti del settore.
I controlli professionali sono infatti in grado di rilevare non solo la concentrazione di cloro e il pH dell’acqua della piscina, ma anche i livelli di altre sostanze altrettanto importanti: per questo motivo se vuoi mantenere la tua piscina libera da batteri e microrganismi nocivi, contatta i nostri esperti che saranno in grado di consigliarti al meglio sui metodi di misurazione e di depurazione.